Livorno – Punta Ala: questo weekend è andato in scena nelle acque toscane la quarta edizione della “151 miglia – Trofeo Celadrin”.
L’appuntamento è fissato per giovedì 30 maggio ore 12:00 per il breafing e alle ore 16:00 la partenza, e le barche iscritte tra le categorie IRC e ORC sono ben 113 a dimostrazione di quanto vengano attirati gli armatori a questa regata.
Purtroppo le previsioni meteo, sono toste e alcuni armatori “gettano la spugna” senza nemmeno presentarsi al porto di Livorno; anche il percorso, dal classico (Livorno – Marina di Pisa, Giraglia, Elba, Formiche di Grosseto, isola dello Sparviero, Punta Ala) si passa alla versione “ridotta” con l’esclusione della boa a Marina di Pisa e dello scoglio della Giraglia; partenza rinviata a venerdì 31 maggio alle ore 8:00 per far “passare” i due avvisi di burrasca che avrebbero colpito la flotta all’inizio del percorso.
Io per l’occasione era a bordo del Farr 53 “QQ7”, degli armatori Maffini/Rossi ma per la regata presa in prestito dall’armatore di “Farr Marmo” Alberto Franchi, nel ruolo di randista.
Si parte con 18-21 nodi da Ponente e dopo una piccola bolina per evitare le secche della Meloria si fa una bella cavalcata verso l’Elba; vento non fortissimo ma circa tre metri d’onda impegnano tutti gli equipaggi; noi di “QQ7” partiamo discretamente e giriamo la boa di disimpegno nei primi dieci. Ci precede il maxi “Sagamore”, il Tp 52 “B2” con Francesco De Angelis alla tattica, la svizzera “Kuka Light”, “Almabradam”, “Cippa Lippa” ecc; siamo molto invelati, troppo, e una mano di terzaroli avrebbe permesso a “QQ7” di essere più equilibrata, quindi soffriamo ma non molliamo; ci avviciniamo all’Elba e il vento cala e “QQ7” sprigiona tutti i “cavalli” che ha nell’acqua; dopo un attimo di piatta il vento ruota a Levante-Grecale e con l’enorme gennaker bordeggiamo sotto le coste dell’Elba recuperando terreno da chi ci aveva preceduto e che al momento era “parcheggiato” davanti alla costa di Chiessi e Pomonte aspettando l’arrivo del nuovo vento.
Finiamo anche noi in un buco di vento e dopo aver sorpassato diverse barche veniamo superati a nostra volta dal Vismara ’47 “Nikka” di Roberto Lacorte.
Altre barche decidono di fare il bordo largo avvicinandosi più all’isola di Pianosa che all’Elba.
Si comincia a bolinare sotto la costa occidentale dell’isola d’Elba, poi una rotazione a sinistra del vento permette a le imbarcazioni di arrivare alle Formiche di Grosseto di bolina larga mure a sinistra, rotazione che ha sfavorito quelle barche che erano scese verso Pianosa.
Arriviamo alle Formiche verso le 21:30 e siamo nei primi sette in generale, ma quasi tutti abbastanza vicini.
Ci attende un’altra bolina con vento attorno agli 11 nodi, con il bordo di avvicinamento all’isola dello Sparviero, mure a dritta, ma un’ulteriore rotazione verso destra rende il bordo obbligato. Siamo molto veloci e sorpassiamo “Nikka”.
Dopo lo Sparviero, due virate ci fanno arrivare sulla linea del traguardo davanti all’entrata del porto di Punta Ala dopo poco più di 16 ore dal via.
Tagliamo il traguardo in sesta posizione, quinti in IRC, ma primi nella nostra categoria (IRC A).
Vittoria in tempo reale del maxi “Sagamore” di Nicola Paoleschi, davanti al Tp52 “B2” di Michele Galli e al Cookson 50 “Cippa Lippa” di Guido Paolo Gamucci.
Vittoria in tempo compensato nella categoria ORC del Comet 41 “Prospettica” di Giacomo Gonzi, davanti a “Fra Diavolo” di Giudo Tabellini e a “Vitaman-a” di Andrea La corte.
Vittoria in tempo compensato nella categoria IRC di “Aurora” di Paolo Bonomo, davanti a “Vanitè” di Mario Aquila e a “Canapiglia” di Pierre Hamon.
Questi i vincitori nelle altre categorie: Faster di Francesco Focosi (Irc E), Fremito d’Arja di Marcello De Gasperi (Irc D), Canapiglia di Pierre Hamon (Irc B), Qq7 di Roberto Maffini e Andrea Rossi (Irc A), Scheggia di Nino Merola (Orc 4), Heinat 2 di Filippo Canu (Orc 3) e Fra Diavolo di Guido Tabellini (Orc 1).