Si conclude l’anno 2017, un anno caratterizzato da alti (sicuramente tante regate) e da bassi (non dei grandissimi risultati e soprattutto delle grandi delusioni, in primis il Campionato del Mondo J/70), ma andiamo per ordine….
Viva – J/70: ho partecipato al circuito “Alcatel Cup” che ci vedeva impegnati a Sanremo, a Malcesine, a Riva del Garda e a Marina di Scarlino e al Campionato del Mondo di Porto Cervo.
Stesso equipaggio…anzi dopo la prima tappa di Sanremo, con purtroppo solo due regate in tre giorni, abbiamo fatto un cambio di ruolo e abbiamo aggiunto una ragazza a bordo.
Sicuramente le prestazioni sono migliorate, con questo cambio, che ha visto Niccolo Bianchi passare alla randa/tattica e il sottoscritto a fare il tailer sia di bolina che di poppa.
A Malcesine, abbiamo alternato ottime performance, ma due BFD (partenza anticipata con “bandiera nera) ci hanno “tagliato le gambe” a livello di classifica.
A Riva del Garda, siamo veramente andati forte, facendoci arrivare molto vicini al podio. Purtroppo, l’ultimo giorno a causa di un problema al timone (si sono allentate le viti delle femminelle e il timone è andato fuori dima con il bulbo) non c’ha reso molto performanti.
Problema che abbiamo riscontrato anche a Marina di Scarlino, dove “andavamo indietro” nel vero senso della parola…
La regata, più importante, considerata dai media la “regata dell’anno” era ed è stata sicuramente il Campionato del Mondo a Porto Cervo, dove quasi 180 barche si sono giocate una campionato bellissimo.
Purtroppo…noi, e non solo noi, abbiamo seguito i risultati delle regate a casa su internet e non in mare.
“Viva” faceva parte di quelle 7 barche con i problemi di stazza alla chiglia.
E’ stata la più grande frustrazione/delusione che mi sia accaduta da quando faccio le regate (25 anni), con le persone che ci davano dei “ladri”, non ci salutavano più e che cambiavano il lato del marciapiede per non incontrarci.
Noi, i fatti reali, li conosciamo, ma capisco che sia troppo facile dire che non abbiamo colpe.
Purtroppo questo Mondiale ha avuto degli strascichi, che hanno portato la squalifica di 4 mesi da parte della classe italiana ed internazionale. In più c’è stata, da parte della FIV, un’indagine per “comportamento antisportivo” che ad oggi (8 Febbraio) non si sa ancora l’esito.
Nel 2018 lo stesso team sarà presente ancora sui campi di regata, con la barca sistemata dal cantiere “madre” J Boat.
Thetis – Swan 45: solo due regate nel 2017 contro le tre che erano a programma.
Abbiamo iniziato con la “Giraglia Rolex Cup”, dove avremmo dovuto correre in monotipo, ma per incapacità/incomprensione dell’organizzazione, gli Swan 45 sono stati inseriti nella classifica IRC insieme a barche decisamente più veloci come i TP52 e non ci hanno dato gioie ai fini della classifica…
La regata lunga, è stata una vera e propria sofferenza, senza vento e con un caldo micidiale.
Questo caldo ci ha accompagnato anche nella trasferta spagnola a Palma de Mallorca per la “Copa del Rey”.
Sette agguerriti Swan 45 si sono sfidati in 11 regate.
Noi bene sopra i 10 nodi di vento, male sotto.
Purtroppo non abbiamo potuto riscattarci al Campionato Mondiale Swan 45 ad Ottobre per un problema di lavoro del nostro armatore, peccato…
2 R nel vento – First 40: il poco vento, mi ha accompagnato anche a Trieste, a luglio, al Campionato del Mondo ORC, dove ho ricoperto il ruolo di randista.
Purtroppo la barca, non ha sviluppato i numeri sperati con condizioni di così poco vento.
Pendragon – Mini Maxi:
Randista anche su Pendragon alla 151 Miglia, dove abbiamo vinto in tempo reale.