GAETA: La grande rimonta di Coconut Master Aid all’assalto al Campionato Italiano 2009 si è arrestata all’ultima regata, quando solo una vittoria avrebbe riaperto i giochi per la conquista del titolo.
Così però non è stato e la prova è stata vinta dal gemello Ottavo Peccato timonato da Gigi Ravioli, che si è meritatamente laureato campione italiano 2009 in gruppo 3.
Coconut – l’M37 di Francesco Sodini invelato dalla CSD – chiude comunque con soddisfazione al secondo posto questo campionato di Gaeta (questi i parziali: 2-8-3-6-2-2-1-4). La barca è risultata infatti molto veloce nei confronti delle gemelle Ottavo Peccato e TeS, rispettivamente primo e quarto, grazie all’accurata messa a punto durante tutta la stagione, alle nuove vele CSD giunte già alla seconda evoluzione e alla massima concentrazione dell’equipaggio.
“Dopo una stagione in giro per i campi di regata e il secondo posto al Campionato Italiano, dove ci siamo confrontati con i migliori equipaggi e imbarcazioni del momento, è tempo di rientrare nella nostra Viareggio e pensare al Campionato Invernale e alla stagione agonistica 2010” ha commentato l’armatore Francesco Sodini. “Sono soddisfatto dei risultati conseguiti al Campionato appena concluso e dell’impegno dimostrato dal mio equipaggio che desidero ringraziare.”
L’equipaggio:
da sinistra a destra; Luca Pepi (tailer), Francesco Gabbi (timoniere), Francesco Sodini (armatore- drizze), Daniele Bresciano (tattico), Sergio Frascari (prodiere), Stefano Buzzelli (randista); seduti; Eleonora De Sabata (contro-tailer), Francesco Adamo (uomo albero), Fabrizio Bacci (jolly- team manager).
Le parole di Francesco Gabbi:
“Non posso che essere contento quando si partecipa a un Campionato Italiano e si è protagonisti. Ci siamo presentati a Gaeta sapendo che avremmo potuto fare bene e che ci sarebbero state 5-6 barche che avrebbero potuto giocarsi i primi tre posti.
Sicuramente i 2 giorni di allenamento che abbiamo fatto prima dell’inizio delle regate sono stati fondamentali per unire maggiormente il gruppo e per migliorare le manovre e il feeling con la barca, soprattutto per me che timonavo questa barca solo per la seconda volta. Siamo partiti “piano” e siamo migliorati sempre di più fino alle regate di venerdì dove siamo stati tutti bravissimi.
La giornata di giovedì è stata piena di emozioni sia positive che negative; alla mattina siamo usciti in mare pensando solo a regatare al meglio e non pensando all’udienza che avremmo avuto nella sera per discutere su un’anomalia del certificato di stazza verificata in mattinata. Siamo arrivati a terra sapendo d’aver fatto molto bene in acqua e le classifiche ci davano ragione con una seconda posizione nel Campionato ad un solo punto dal primo. Siamo rimasti tutti insieme uniti sui divani del Circolo Nautico per aspettare il verdetto dell’udienza. Il clima era torrido e il caldo ci accompagnava ogni momento. Alle 21 finalmente la sentenza: a causa di un errore dello stazzatore eravamo nel torto. Il Comitato, pur convinto della buona fede dell’armatore e confermando che la variazione era davvero minima, non può far altro che modificare il rating della barca e ricalcolare le classifiche.
Torniamo in albergo per una doccia davvero avviliti e con l’umore sotto i tacchi. Io forse ero il più pessimista e speravo almeno di rimanere nei primi 10. Tornati al ristorante del Circolo per mangiare qualcosa, le classifiche aggiornate erano già state esposte. Sorpresa: la penalità era stata davvero minima ed eravamo così scivolati al terzo posto, tallonati dal quarto ma ancora vicini ai primi due.
Forse, o quasi sicuramente, questo cambio continuo di emozioni ha compattato ancora di più il nostro gruppo facendoci capire che ancora era tutto da giocare. Infatti venerdì abbiamo fatto due regate strepitoseche ci hanno regalato un secondo e un primo posto. Sul podio eravamo secondi. L’argento era quasi certo con qualche possibilità – poche sinceramente – di poter arrivare ancora primi. La regata di sabato purtroppo non è iniziata bene e due rotture (fuoriuscita del paterazzo e rottura del barber del fiocco) non ci hanno permesso di essere così competitivi come avremmo dovuto essere.
Abbiamo finito così questo Campionato Italiano in seconda posizione, con la gioia di tutti i ragazzi del team che hanno saputo stare uniti e stringere i denti nei momenti difficili.
Non mi resta che ringraziare tutti, soprattutto l’armatore Francesco Sodini che mi ha dato la possibilità di timonare la sua Coconut.
Le classifiche:
http://www.gaetavela.com/documenti/ASS0933.HTM